Birkin: il lusso che batte oro e azioni
- G. Muttoni; M. Rocca
- 12 apr
- Tempo di lettura: 8 min
Nel mondo degli investimenti alternativi, un nuovo protagonista ha rubato la scena: la borsa Birkin di Hermès. Un accessorio di lusso, simbolo di esclusività, che non solo incarna eleganza e prestigio, ma sta anche ridefinendo le regole degli asset finanziari. Con un valore che cresce costantemente nel tempo, la Birkin sta dimostrando di essere una scelta più solida e redditizia rispetto a tradizionali investimenti come l'oro o il mercato azionario.
Origini del marchio: un simbolo di lusso senza pari
Fondata nel 1837 da Thierry Hermès a Parigi, la maison nacque come un laboratorio specializzato nella realizzazione di selle e finimenti per cavalli. In breve tempo, il marchio si distinse per l’alta qualità dei suoi prodotti, conquistando la fiducia dell’aristocrazia e della nobiltà dell’epoca. La dedizione artigianale e la cura meticolosa di ogni dettaglio posero le fondamenta del prestigio che ancora oggi caratterizza il brand.
Oltre alla qualità, Hermès ha sempre mantenuto un'impronta di esclusività: ogni articolo è realizzato con materiali selezionati e un’attenzione ai particolari che lo trasforma in un autentico oggetto di lusso. Con il passare degli anni, il marchio è divenuto il simbolo di uno stile di vita raffinato e agiato, segnando un'evoluzione straordinaria che ha consolidato il suo ruolo di icona nel mondo del lusso.
La Birkin
Lanciata nel 1984, la borsa Birkin, ha radicalmente trasformato il concetto di accessorio di lusso, rappresentando un nuovo standard per l’eleganza e la funzionalità. Ideata inizialmente per soddisfare le esigenze della famosa attrice Jane Birkin, questo modello si è presto imposto come un’icona di raffinatezza e status. La Birkin si distingue per il suo design intramontabile e la sua funzionalità, e ogni pezzo è realizzato a mano dai maestri artigiani di Hermès. Il processo creativo combina arte e scienza, richiedendo estrema precisione e cura dei dettagli, nonché una passione autentica per la lavorazione della pelle. La creazione di una sola borsa richiede un impegno che può arrivare fino a 48 ore di lavoro, un processo che la rende un autentico simbolo di alta qualità artigianale. Il processo di creazione di una Birkin non è solo un’arte, ma anche una scienza; richiede attenzione ai dettagli, precisione e una passione autentica per la lavorazione della pelle. L'investimento in una Birkin non è esclusivamente economico: esso include anche il valore del lavoro e della tradizione che lo accompagnano.
Oltre al suo valore estetico, la Birkin ha subito un’evoluzione significativa, ampliando la propria offerta in termini di materiali, colori e finiture, il che ha ulteriormente accresciuto il desiderio di possederla. Questo accessorio, che inizialmente incarnava l'eleganza classica, è riuscito a catturare l'attenzione delle celebrità e degli influencer, aumentando esponenzialmente la sua visibilità nel mondo della moda. La crescente notorietà ha portato a un aumento del suo valore di mercato, trasformando la Birkin da semplice oggetto di lusso a un vero e proprio investimento. Nel corso del tempo, la borsa ha visto l’introduzione di varianti, che spaziano dalle nuove dimensioni alle esclusive collaborazioni con artisti e designer di fama internazionale. In particolare, le edizioni limitate hanno suscitato un interesse crescente, dando vita a una domanda senza precedenti nel settore degli accessori di lusso. Questo fenomeno ha consolidato la Birkin come simbolo di status e ha aperto la strada a opportunità di investimento a lungo termine. Alcuni modelli hanno visto il loro valore aumentare esponenzialmente, rafforzando la Birkin come oggetto da collezione di indiscusso valore, con alcune borse che hanno triplicato il loro prezzo iniziale: inizialmente acquistabile per circa 9.000 dollari, oggi alcuni modelli di Birkin vengono rivenduti ad oltre 30.000 dollari con il prezzo influenzato da fattori quali dimensioni, colore e stato di conservazione. Ma i prezzi possono essere influenzati dai trend e dai cambiamenti della domanda. Il 2015 è stato un anno record per le Birkin: è stata venduta quella più costosa della storia. Una versione in pelle di coccodrillo rosa venduta all’asta di Christie’s per 223 mila dollari.
Investire in borse Birkin: rendimenti superiori ad azioni ed oro
James Firenstein, fondatore di OpenLuxury, una piattaforma di rivendita e autenticazione di borse e accessori di lusso, ha spiegato a Fortune che, nel corso dell'ultimo decennio, il valore di rivendita delle borse Birkin e Kelly ha superato quello dell’oro, segnando un cambio di paradigma nell'ambito degli investimenti alternativi. Questa dichiarazione sottolinea che beni di lusso come le Birkin, oltre a essere simbolo di status ed eleganza, si stanno affermando come asset di investimento particolarmente redditizi. Investire in una Birkin, non rappresenta più solo l'acquisto di un oggetto di lusso, ma una vera e propria strategia finanziaria per diversificare e rafforzare il proprio portafoglio.
L'adozione delle Birkin come investimento è stata alimentata dalla costante crescita dei loro valori nel mercato secondario, una caratteristica che le distingue in modo netto dagli altri asset tradizionali. Diversamente dai mercati azionari, notoriamente soggetti a forti fluttuazioni, o dalle obbligazioni, che risentono di tassi di interesse variabili, le borse Birkin si sono consolidate come una risorsa stabile e, in molte circostanze, in crescita costante. Questa caratteristica di stabilità, rara nei tradizionali veicoli di investimento, ha attratto l’interesse di investitori che cercano opportunità diversificate e desiderano esporsi a beni non correlati con l'andamento dei mercati finanziari. Una Birkin può, con l'adeguata conservazione, addirittura triplicare il proprio prezzo, offrendo ritorni significativi a chi decide di immettersi in questo mercato.
Ma senz’altro l’elemento cruciale che spiega il successo delle Birkin come asset di valore è la loro scarsità intrinseca. Hermès adotta una strategia di produzione estremamente limitata, tale per cui non tutti possono possedere una Birkin. Ogni anno, infatti, solo un numero ristretto di borse viene realizzato e distribuito nelle boutique Hermès, e la selezione di clienti a cui è permesso acquistarle è, di fatto, limitata ai consumatori più fedeli del marchio. Questo approccio esclusivo alimenta una domanda in continua crescita, che spinge verso l'alto i prezzi e rafforza il carattere elitario della Birkin. A differenza di quanto accade con altri prodotti di lusso, non è nemmeno garantito che i fedeli clienti di Hermès possano scegliere il modello specifico desiderato, poiché il marchio consente alle boutique di acquistare una selezione limitata di modelli per ogni stagione e, secondo Sotheby’s, lo stile delle borse difficilmente si conosce in anticipo. Questo Hermes Game che circonda l’acquisto della Birkin, determina l’aumento del desiderio di possedere la borsa, spingendo i clienti a pagare prezzi esorbitanti per garantirsi l'accesso a una borsa così esclusiva.
La scarcity e il desiderio di possedere una Birkin sono aspetti che ne amplificano il valore, e spesso si manifestano in una dinamica di mercato che premia coloro che riescono a eludere le difficoltà del gioco e a possedere una Birkin per lungo tempo. Alcuni investitori hanno registrato guadagni impressionanti, acquistando le borse e rivendendole anni dopo a prezzi notevolmente più alti. Firenstein ha confermato di aver assistito a casi di persone che hanno visto raddoppiare i soldi nel corso di un decennio, vendendo le borse in condizioni perfette. Per questi il 75% degli acquirenti utilizza la Birkin come un oggetto di lusso per il proprio piacere, mentre il restante 25%, decide di conservarle come investimento. La logica dietro questo fenomeno è simile a quella di un'opera d'arte, come un Picasso, che non solo può essere ammirato, ma diventa anche un asset in grado di apprezzarsi nel tempo, con la possibilità di essere scambiato per un valore maggiore.
Benchmark di Lusso
Uno studio del noto marketplace delle borse di lusso Baghunter ha comparato tre tipologie di investimento: i titoli dell’indice S&P 500 della Borsa di New York, l’oro e le borse Birkin di Hermès. I termini di comparazione sono stati scelti perchè rappresentano le opzioni di investimento più tradizionali e riconosciute. L’indice S&P 500 è un riflesso dell’andamento generale del mercato azionario globale, l’oro è da lungo tempo considerato un bene rifugio, e le borse Birkin, pur essendo un’innovazione relativamente recente, sono ormai diventate un investimento facilmente tracciabile. Per il confronto, è stato preso in considerazione un arco temporale di 35 anni, che coincide con il periodo in cui le Birkin hanno iniziato a essere commercializzate, dal 1980 al 2015. Nel periodo analizzato, l’indice S&P 500 ha prodotto un ritorno medio annuo dell’8,65%, con un rendimento nominale del 11,66%. Tuttavia, questo dato non considera le fluttuazioni del mercato, e si basa sull’assunzione che gli investitori non abbiano effettuato compravendite durante i 35 anni di riferimento, una condizione che in realtà risulta rara nella pratica. Al contrario, l’oro ha mostrato una crescita annuale media del 1,9%, ma, tenendo conto dell’inflazione, l’interesse reale si è ridotto a un valore negativo pari al -1,5%. Come nel caso dell’indice S&P 500, anche per l'oro le oscillazioni del mercato non sono state prese in considerazione, e nonostante il suo status di bene rifugio, il rendimento non ha superato di molto l’andamento generale dei mercati.
La vera sorpresa, tuttavia, arriva dalle borse Birkin. A differenza delle azioni e dell'oro, queste borse hanno registrato una crescita costante e impressionante, con un incremento medio annuo del 14,2%. Ogni anno, senza eccezioni, il valore delle Birkin è aumentato, senza registrare fluttuazioni significative o cali di valore. L’unico periodo in cui il valore della Birkin ha visto una crescita inferiore alla media è stato nel 1986, quando l’incremento è stato del 2,1%, mentre l’anno in cui la borsa ha registrato il maggiore incremento è stato il 2001, con un aumento del 25%. Questo andamento solido e regolare ha reso la Birkin l’investimento meno rischioso tra i tre analizzati, con un ritorno costante e senza le incertezze che caratterizzano i mercati azionari o le oscillazioni dei prezzi delle materie prime. È proprio la stabilità e la crescita costante del valore delle borse Birkin che le rende un’opzione di investimento particolarmente interessante. A differenza di altri asset, le Birkin hanno continuato a crescere in valore, senza risentire delle difficoltà economiche globali. Questa resilienza le rende particolarmente attraenti per gli investitori che cercano un’opzione sicura e duratura, capace di generare ritorni senza essere vulnerabile agli alti e bassi economici, caratteristica comune, del resto, a tutto il settore del super lusso.
Il lusso come asset finanziario
L’ascesa del valore delle borse di lusso non si limita al fenomeno Hermès: il consolidamento delle maison come Chanel e Louis Vuitton nel panorama degli investimenti alternativi ha mostrato come anche altri marchi iconici siano oggi in grado di offrire rendimenti potenzialmente superiori rispetto agli asset finanziari più tradizionali.
Oltre ad essere considerate un simbolo di lusso e di stile senza tempo, le borse Chanel sono anche un ottimo investimento. Per la loro elevata qualità e del loro appeal storico e iconico, esse tendono ad aumentare di valore nel tempo. Le borse Chanel, infatti, sono realizzate con materiali selezionati di altissima qualità e attraverso processi manifatturieri estremamente meticolosi, affidati a mani esperte con competenze artigiane rare e specializzate. Questo livello di cura non solo garantisce una durata eccezionale nel tempo, ma conferisce al prodotto un valore intrinseco difficilmente replicabile. Tra le borse più famose della storia c’è il modello “2.55”. Progettato nel 1955 dalla stessa Coco Chanel, non rappresenta solo un emblema della storia del costume, ma anche un investimento redditizio: la sua valutazione, nel corso degli ultimi trent’anni, è aumentata di oltre cinque volte, registrando un tasso di apprezzamento superiore a molti strumenti finanziari tradizionali.
Anche le borse di Louis Vuitton si sono affermate come una componente interessante all’interno di portafogli diversificati. I modelli più ricercati, come le Speedy o le Neverfull, si sono imposti come classici senza tempo, mantenendo – e in alcuni casi accrescendo – il proprio valore nel mercato secondario. Tuttavia, l’apprezzamento economico di una borsa Louis Vuitton, così come di qualunque per le Chanel, dipende da molteplici fattori: lo stato di conservazione, la rarità del modello, la disponibilità nel mercato globale, l’evoluzione delle tendenze e la presenza di eventuali collaborazioni artistiche.
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